Poco tempo fa avevamo dato una notizia importante per il mondo della ricerca neuromuscolare: 4 sedi italiane interessate dal lancio del trial di fase 3 di Losmapimod da parte di Fulcrum Therapeutics.

Di seguito l’intervista al gruppo di lavoro della prima delle sedi interessate, il Centro clinico NeMO di Milano, composto da Elena Carraro, medico fisiatra, referente area riabilitativa; Vania Campanella, study coordinator Clinical Research Center; Alessandra Di Bari, study coordinator Clinical Research Center; Monica Montuori, study coordinator Clinical Research Center.

Le altre sedi interessate sono la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, il Dipartimento di Neuroscienze e Scienze Riproduttive ed Odontostomatologiche dell’Università “Federico II” di Napoli.

L’intervista è a cura di Maria Giovanna Tortora per il Gruppo FSHD di UILDM.

 

Quando partirà il trial?

Il Centro NeMO di Milano è pronto a partire con il reclutamento e ad oggi siamo in attesa delle ultime verifiche regolatorie. Indicativamente i primi pazienti verranno arruolati tra fine aprile e inizio maggio.

 

Come verrà effettuato il reclutamento dei pazienti? Quali saranno i requisiti necessari per accedere al trial?

Nella sede del Centro NeMO di Milano sono regolarmente prese in carico circa 100 persone con FSHD, alcune delle quali con patologia ad esordio infantile. Il reclutamento sarà dettato esclusivamente dai criteri di inclusione/esclusione del protocollo dello studio. In particolare, facciamo riferimento in questo caso a pazienti adulti di età compresa tra i 18 e i 65 anni, deambulanti, con una diagnosi genetica confermata sia di Tipo1 che di Tipo2. I requisiti dello studio prevedono anche che vi siano abilità residue al cingolo scapolare e agli arti superiori, abilità che verranno definite secondo una valutazione strumentale, confermata sulla base dei requisiti previsti dal trial. I potenziali pazienti che soddisferanno i requisiti verranno contattati dal team di NeMO Milano, che verificherà l’effettiva idoneità dei criteri e, naturalmente, la volontà da parte della persona di partecipare allo studio.

 

Come si svolge il trial Fulcrum? Come si dovrà organizzare il Centro NeMO di Milano?

Fulcrum è uno studio farmacologico randomizzato controllato di fase 3 a doppio cieco. Ciò significa che né il paziente, né il team clinico saranno a conoscenza della natura della somministrazione - farmaco o placebo - per garantire la correttezza metodologica del protocollo del trial. Lo studio, della durata di 48 settimane, ha l’obiettivo principale di verificare l’efficacia della molecola losmapimod (in compressa orale) nel bloccare il gene DUX4, gene chiave nella eziologia della patologia. Dal punto di vista clinico, ciò significa rallentare la progressione della patologia, soprattutto nella funzione dell’abilità degli arti superiori.

Per questo, lo studio prevede costanti e regolari valutazioni cliniche al fine di monitorare l’andamento della patologia e l’eventuale efficacia del farmaco, registrando contemporaneamente gli eventuali effetti collaterali. Da questo punto di vista, tuttavia, è importante sottolineare che lo studio di sicurezza è già stato effettuato ed il farmaco ha dimostrato un buon profilo di sicurezza e tollerabilità nelle precedenti fasi del trial.

Dal punto di vista organizzativo, il NeMO di Milano, attraverso il Clinical Research Center, segue dal 2017 trials farmacologici, con un’équipe di ricerca formata da professionisti che hanno acquisito esperienza nella conduzione degli studi in ciascuna patologia neuromuscolare. Anche per Fulcrum, quindi, vi sarà un team dedicato, che lavorerà in sinergia con il network nazionale ed internazionale.

 

Cosa prevede il percorso del trial nel caso in cui il paziente peggiorasse? 

Premettendo, come già anticipato, che gli studi di sicurezza e tollerabilità del farmaco sono stati già confermati, qualora dovessero presentarsi degli effetti collaterali verranno segnalati al centro coordinatore dello studio e tempestivamente si valuterà come procedere dal punto di vista scientifico, oltre che naturalmente far riferimento alle indicazioni di pratica clinica in uso. È importante sottolineare sempre che, non solo ogni paziente è libero di partecipare e/o interrompere lo studio in qualsiasi momento del percorso, ma che tale decisione non compromette in alcun modo la sua presa in carico presso il Centro stesso. Obiettivo quest’ultimo che rimane prioritario della nostra missione.

L’aspettativa dello studio sarà quella di rallentare la progressione tipica della FSHD e non ci si aspetta che il farmaco porti ad un peggioramento della patologia.

Attraverso il monitoraggio dell’andamento di malattia, qualora si dovesse denotare un peggioramento funzionale, sarà da comprendere - al termine delle 48 settimane di studio - quanto questo peggioramento possa essere legato all’assunzione del farmaco/placebo – cosa che non ci si aspetta - e quanto dipendente dall’andamento naturale della patologia stessa. In ogni caso, qualora vi fosse un peggioramento, se di entità ridotta rispetto a quanto si verificherebbe nella storia naturale di malattia, cioè senza farmaco, sarebbe comunque un ottimo risultato per lo studio.

A dimostrazione del fermento scientifico che oggi sta vivendo la ricerca sulla FSHD, il trial sulla molecola losmapimod rappresenta uno degli studi oggi in corso o che sono in fase di avvio.

Per esempio, presso il Centro NeMO di Milano si sta effettuando in questo periodo il reclutamento anche per il trial di fase 2 (doppio cieco/placebo-controllato) per verificare l’efficacia dell’antimiostatina (RO7204239 – un anticorpo monoclonale che va a legare la miostatina). Lo studio avrà una durata di 2 anni e prevede il reclutamento di pazienti adulti e deambulanti.

Ancora, NeMO Milano è coinvolto negli studi in partenza di fase 1/2 per verificare sicurezza e tollerabilità, nonché esplorare l’efficacia della molecola AOC1020, a somministrazione endovenosa, che mira a bloccare il gene DUX4. Il protocollo preliminare di studio è attualmente in fase di valutazione presso il Centro.

 

In foto: in alto a sinistra Alessandra Di Bari, a destra Elena Carraro; in basso a sinistra Monica Montuori, a destra Vania Campanella

Si ringrazia per la collaborazione l'Ufficio Comunicazione dei Centri clinici NeMO.